IBS: dieta FODMAP per la sindrome del colon irritabile
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Oggi voglio parlarvi di intestino. È un argomento che mi sta molto a cuore, perché ha avuto un ruolo veramente determinante nei rapporti verso gli altri e con il mondo. In che modo?? Ve lo spiego subito.
Fin dall’età infantile (la mia famiglia può confermarlo), ebbi molti problemi legati all’intestino, manifestati in improvvisi crampi addominali , perenne gonfiore e meteorismo, qualcosa di piuttosto imbarazzante oltre che doloroso.
Mi fu diagnosticata la colite, un fastidio molto diffuso al mondo e, a quanto pare, ereditato da papà.
Non pensavo ci fosse molto da fare al riguardo, se non lasciar disinfiammare l’intestino nei giorni più critici ed evitare il consumo di fibre.
Con il passare degli anni, in età adulta, compresi di non poter piu sottovalutare il problema, in quanto i sintomi cominciarono a determinare le mie decisioni quotidiane, come quello di andare a dormire da un’amica, piuttosto che accettare un invito a cena o invitare qualcuno a casa per il week end. Anche andare a mangiare un gelato diventava un grande problema, perché nel 99% dei casi, ne conseguiva un gonfiore estremamente doloroso, soprattutto con il consumo di sorbetti alla frutta, responsabile nel mio caso l’eccesso di fruttosio e ne capirete presto il perchè. Sapevo quindi che, anche a seguito di un gelato, avrei sentito una sensazione di pieno fino a sera, che mi avrebbe fatto passare anche la fame oltre al lasciarmi una sensazione di profondo disagio, almeno fino al giorno successivo.
Quindi, nella maggior parte delle giornate, quella che viene chiamata “colite” si trasformava per me in un film dell’orrore, dove non potevo neppure chiudere il bottone dei jeans senza sentire un coltello in pancia, piuttosto che un gonfiore micidiale a seguito dell’ingestione di una mela (ma non toglieva il medico di torno??), nel peggiore dei casi i sintomi erano seguiti da diarrea, flatulenza non considerabile normale, problemi digestivi e correlato cattivo umore. Onestamente non ebbi mai un riscontro di questi sintomi in Italia, se non la solita risposta che si trattasse di “colite” e ci fosse poco da fare e che avrei dovuto cercare di non stressarmi troppo e mangiare ad orari regolari, evitando gli alimenti che sentivo potessero gonfiarmi… si ma quali??!
Anche masticare un chewing gum, era sempre stato per me sintomo di grande dolore intestinale e dissenteria, con sintomi più o meno acuti determinati dallo stato infiammatorio gia’ eventualmente in essere nell’intestino.
Come si può immaginare è assolutamente impossibile capire (senza un metodo di misurazione di qualunque tipo) quali siano esattamente gli alimenti ai quali siamo intolleranti e che ci creano disagio. Il motivo è molto semplice: quando l’intestino è terribilmente infiammato, tutto sembra portare infiammazione! Spesso i test alimentari sulle intolleranze, non risultano sufficienti a risolvere il problema.
Fu Solo in Australia che, 4 anni fa, lessi della dieta FODMAP e tutte le ricerche correlate dalla Monash University di Melbourne, citta’ in cui vivevo in Australia.
FODMAP, è l’acronimo di “Fermentabili Oligo-, Di- e Monosaccaridi e Polioli”, che sono, in breve, carboidrati/zuccheri a catena corta, che in alcune persone non vengono correttamente assorbiti nel tratto gastro-intestinale e provocano sintomi significativi in coloro che soffrono di sindrome del colon irritabile. Alcuni di loro: Sorbitolo, mannitolo, maltitolo, xilitolo, Fruttani e Galatto-oligosaccaridi (GOS), Lattosio e FRUTTOSIO. La dieta e’ formata da una fase di eliminazione, riduzione delle quantita’ degli alimenti concessi e una fase di reintroduzione graduale degli alimenti.
Tutto, o quasi, trovò risposta.
Detto questo e specificato che io non SONO un medico e queste informazioni e i link che allego restano a Vostra disposizione per trarre le Vostre conclusioni ed invogliarvi ad effettuare le vostre ricerche, mi permetto invece di dire che sono stata paziente e testimone diretto di come questa dieta sia (secondo gli studi effettuati) una possibile risposta a tutti i Vostri problemi. Una risposta che nessun medico, nutrizionista o dietologo era mai stato in grado di suggerirmi.
Mi rivolsi pertanto ad una nutrizionista certificata dalla Monash University, ovvero Lucy Taylor specializzata in dieta FODMAP anche per vegani, trovando estremo beneficio e una comprensione di cosa significassero i miei sintomi e come evitarli o diminuirne la frequenza. Gia’ dopo la prima settimana, notai una diminuzione dell’80% dei sintomi, per la prima volta passai un intera giornata senza provare dolore ne fastidio e terminando i miei pasti con una sensazione di benessere fisico e di conseguenza mentale. Persi anche peso, nonostante mangiassi cose caloriche di cui mi ero sempre privata, come ad esempio banane e burro di arachidi.
Inutile dire che i problemi intestinali e pertanto anche l’alterazione della flora batterica con conseguente produzione di batteri “cattivi“, determinano anche un malassorbimento dei nutrienti e di elementi come ad esempio il ferro, determinando carenze e accumulo di peso, che possiamo ritenere inspiegabili osservando la nostra dieta che potrebbe risultare bilanciata e completa. Spesso, curare attentamente il benessere dell’intestino è in grado di risolvere carenze per i quali stiamo spendendo ed investendo soldi in integratori e cure di vario genere, che si dimostrano spesso deludenti e fallimentari (come appunto nel mio caso).
Inoltre esiste una correlazione scientificamente provata e studiata tra sintomi DEPRESSIVI e ANSIOGENI e lo stato di salute dell’intestino. Alcune ricerche:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5156966/
In diverse interviste diagnostiche, tra cui quelle della State University di New York ad Albany, è risultato possibile verificare che circa il 60% dei pazienti affetti da Sindrome del Colon Irritabile soddisfano i criteri di uno o più disturbi di “natura psicologica”
Per farla breve, della dieta FODMAP, viene chiaramente spiegato che non sia solo l’alimento a giocare un ruolo determinante, ma anche e soprattutto le QUANTITÀ assunte di quel dato alimento.
Qui è stato anche dimostrato come lo Yoga e la Meditazione possano giocare un ruolo FONDAMENTALE per l’attenuazione dei sintomi. Cosi come mantenere una routine giornaliera, rispettare l’orario dei pasti e dormire per un tempo sufficiente. Questo ultimo punto, risulta un’altro aspetto cruciale come potrete leggere in questo articolo:
https://www.saperesalute.it/insonnia-e-intestino-irritabile-cosa-dicono-gli-studi-scientifici
Questa dieta si è dimostrata un validissimo strumento volto a gestire in modo efficace i sintomi da IBS (intestine bowel syndrome). Per Vostra referenza e per leggere in modo più approfondito tutti i dettagli di come funziona vi indico il sito che ho trovato più’ completo e fedele a quanto riportato anche nei siti e nei forum Australiani :
http://www.polveredivaniglia.it/la-dieta-lowfodmap/la-dieta-lowfodmap/
Questo sito è un cambio vita per coloro che soffrono di colon irritabile e fornisce le informazioni utili sullo studio della FODMAP, ricette LOW FODMAP (LOW = basso, per cui alimenti con un contenuto di FODMAPs minore rispetto ad altri alimenti). Nel mio caso specifico quando compresi di essere altamente intollerante al fruttosio (test difficilmente effettuabile in Italia ma facilissimo da richiedere in Australia), fu per me un il punto di svolta. Mi bastò seguire la dieta di eliminazione e reintroduzione dell’alimento, per comprendere esattamente cosa mi creava disagio.
Qui, conoscere l’inglese e abitare sul luogo dove questa dieta è stata fondata, è stato per me determinante a capire quale fosse la versione e la fonte più affidabile, versione che NON è possibile trovare su siti random italiani. Stessa cosa per quanto riguarda la ricerca di nutrizionisti certificati dall’Università Monash in Australia, evitando quindi di affidarsi a nutrizionisti NON veramente e ufficialmente specializzati nella FODMAP.
NO alla dieta ‘fai da te’!
Per trovare i nutrizionisti italiani ufficialmente abilitati alla FODMAP e certificati con la Monash, potete consultare l’app ufficiale:
https://www.monashfodmap.com/ibs-central/i-have-ibs/get-the-app/
Allego anche altri link di riferimento in lingua inglese:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4438173/
Buona giornata e buon Sole!
ElySunrise