Con il tempo e l’esperienza, stiamo diventando sempre più consapevoli della presenza di un’energia invisibile, non fisica né materiale. La stessa energia che da Vita a tutti gli organismi viventi su questo pianeta.
Per migliaia di anni, sono stati ricercati i metodi attraverso i quali utilizzare questa energia al fine di guarirci e influenzare positivamente le nostre Vite.
Questa energia e’ stata piu volte fonte di ispirazione, studio e approfondimento, tanto che venne nominata spesso anche nelle sacre scritture, di cui i più antichi sono le Upanishad (IX-VIII secolo a.C.).
Tra i testi troviamo il seguente:
“Gli occhi pretendevano di avere il primato, affermando che se l’essere umano non può vedere, la sua vita è finita. Allora intervennero le orecchie, sostenendo che è vero, l’uomo può vivere senza sentire, ma se non ci fossero loro la vita cesserebbe; ma il naso disse: “No no, sono io il più importante” e lo stesso fece la bocca, dicendo che se l’uomo non ha più il gusto cessa di vivere. Nacque così una disputa, e il prana ascoltava in silenzio. Poi decise di intervenire:
“Siete degli sciocchi. Voi tutti esistete grazie a me e non avete un’esistenza propria”, e per provarlo si ritirò dagli occhi. L’uomo fu cieco, i medici indagavano, senza trovare nulla che non andasse, a livello organico.
Il prana si ritirò via via anche dagli altri organi di senso, per poi tornarvi, uno per volta, cosicché tutti capissero la sua fondamentale importanza.
E così fu. Prana è il più importante.”
Il termine PRANA, deriva dalla radice pra-an (“respirare”, “inalare”) e indica il soffio vitale che pervade il corpo e lo anima, dura finché dura la vita e svanisce al suo svanire; ma è anche l’energia che circola nel corpo attraverso le nadi, i canali del corpo sottile. Il prana è considerato la prima via: il prefisso pra significa sia “primo” sia “principale”.
Secondo i Veda il mondo è stato creato da una espirazione: ecco perché il prana è spesso identificato con la respirazione, in particolare col respiro originario. Un altro significato della radice pra è “riempire”: prana è l’energia che riempie tutto l’universo e colma ogni cosa. Il prana è presente in tutte le cose, animate e inanimate; è la base del sistema energetico indù e della sua pratica più importante, il pranayama.
Ogni cultura, utilizza un termine diverso per definire questa energia universale. I giapponesi hanno chiamato questa energia KI, conosciuta come QI per la medicina tradizionale cinese, PRANA da diverse culture asiatiche e SPIRITO SANTO dal mondo occidentale. Noi trasportiamo questa energia dentro e intorno al nostro corpo, dal momento stesso in cui veniamo concepiti.
Molte discipline di successo come il Reiki, Tai Chi, meditazione, Yoga e agopuntura, sono proprio state create per valorizzare il più possibile il flusso di questa energia, dentro e fuori dal corpo.
Questa Energia è di per sé pura e perfetta, nonostante questo diversi fattori come abitudini negative, stress, respirazione incorretta, malattie, pensieri negativi etc.., ne determinano il suo indebolimento.
Con il trascorrere degli anni, l’umanità è diventata sempre più distaccata dal ricordo originario della nostra reale provenienza: la piattaforma spirituale. Ad oggi, molti di noi sono solo un’ombra di ciò che potremmo essere.
Sempre più spesso abbiamo prima bisogno di indietreggiare, per poi procedere su un cammino di consapevolezza. Il Reiki è una pratica spirituale che ha, come fine ultimo, quello di riottenere quella naturale abilità di guarire noi stessi e gli altri. L’unica condizione richiesta per praticare Reiki, è quella di avere un sincero desiderio di sintonizzare se stessi sulla frequenza di luce e Vita, attraverso le tecniche e le meditazioni che vengono insegnate durante il corso e attraverso la pratica costante su di sé, ed eventualmente sugli altri.
Elysunrise