
Questo articolo ti offrirà una chiara spiegazione rispetto a quali siano le principali differenze tra Yoga e Pilates.
Come pratiche di benessere, lo Yoga e il Pilates sono entrambi oggi celebrati per i loro numerosi benefici per la salute, dall’offrire connessione con il corpo e alleviare lo stress, allo sviluppo di flessibilità, forza, controllo e resistenza.
Quali sono dunque le differenze?
Il Pilates è un metodo/sistema fisico specifico, ideato da un anatomista tedesco all’inizio del XX secolo. Lo Yoga (e non LA YOGA come qualcuno ancora lo chiama), trova le proprie origini nell’antica India tra il 3000 e il 1800 A.C.
Spesso le tipologie di allenamento convenzionale, prevedono un carico che tende allo sviluppo di muscoli ‘corti’ e voluminosi, ovvero una tipologia di muscolatura più soggetta a lesioni. Il Pilates, invece, allunga e rinforza migliorando l’elasticità muscolare e la mobilità articolare. Un corpo con forza e flessibilità equilibrate ha meno probabilità di infortunarsi e lesionarsi. Il Pilates, enfatizza la forza del ‘core’ (zona centrale del complesso coxo-lombo-pelvico-addominale da cui tutto parte), risulta molto utile per la schiena e le articolazioni e molte delle posizioni utilizzate derivano dallo Yoga (e non il contrario!) proprio per una questione oggettiva legata al periodo di origine di una e dell’altra pratica). Nel pilates, queste posture vengono utilizzate con un approccio e un obbiettivo differente (obbiettivo di rafforzamento, correzione posturale, equilibrio generale ecc..). Sia nello Yoga che nel Pilates, vengono inoltre utilizzate posture non legate o derivate dallo Yoga, ma utili e adeguate allo stile di vita contemporaneo.
In merito allo yoga, le posture e le tecniche di respirazione chiamate PRANAYAMA, (prana=respiro/flusso vitale e yama=controllo/osservanza) , sono tantissime e differiscono molto dal sistema del pilates, perche’ hanno invece come fine ultimo quello di sviluppare una maggiore CONSAPEVOLEZZA del QUI e ORA, ovvero, nell’ottica dello Yoga, diminuire quella tendenza a credere a tutto cio’ che ci passa in testa sotto forma di pensiero, atteggiamento che ci porta inevitabilmente a non vivere veramente il momento presente (e la Vita stessa nel suo insieme) e non prendere, quindi, troppo sul serio l’attivita’ della mente, con le sue illusioni e delusioni. Vuole inoltre insegnarci a gestire il nostro flusso ‘pranico’ (energia) in modo che possa essere impiegata meglio durante la fase di ‘meditazione’, intensa come una pratica di ‘contemplazione esistenziale’ .
A livello fisico, inoltre, lo yoga enfatizza l’attenzione sulla flessibilità.
Esistono innumerevoli interpretazioni di entrambe le discipline (Yoga e Pilates), ma ciò che le collega entrambe è il lavoro sul respiro, anche se come ho scritto sopra questo lavoro viene utilizzato con tecniche diverse e scopi che possono differire.
Lo Yoga è una disciplina Olistica, termine che deriva dal latino Olos e che significa ‘coltivare una prospettiva a 360°’ la quale include non solo il singolo individuo, ma anche il mondo e gli altri nel loro insieme.
Trattandosi di un sistema a 8 livelli/rami (Ashtanga), la parte fisica è un solo aspetto della disciplina (terzo livello/arto)
Perche’ si parla di ‘Spirito’ o ‘Anima’ nello Yoga? Si tratta di una religione? La pratica è contro la chiesa? La risposta è ovviamente: NO.
Lo Yoga incorpora elementi di filosofia, scienza e un modo di vivere etico. La pratica fisica costituisce solo UNA delle OTTO parti – o membra – del percorso yoga. Gli altri “arti” includono standard etici quali: la non competizione; l’assenza/l’astinenza dalla critica/polemica inutile rispetto agli altri e se stessi; seguire un percorso di verita’ e di compassione (che non significa ‘pena’, ma il riconoscimento del proprio dolore e difetti attraverso gli altri); autodisciplina; pulizia di mente, corpo e ambiente in cui si vive; alimentazione non violenta; stile di vita e di pensiero non violento; servizio disinteressato alla comunità.
Tutto questo percorso, tocca profondamente e trasforma non solo il nostro sistema di valori, ma la nostra prospettiva sul mondo e l’ambiente, preparandoci al vero Yoga, ovvero riuscire a trascendere (andare oltre) quella che viene chiamata la ‘falsa identificazione‘ con chi pensiamo di essere, riconoscendo cosi’ negli altri, in ogni singolo essere vivente, una comunanza basata sulla nostra Vera Natura Intrinseca, in altre parole siamo tutti anime in viaggio, con una missione particolare e con una priorita’ assoluta ovvero la nostra auto-realizzazione: comprendere chi siamo veramente e a chi siamo connessi/da dove proveniamo.
Dunque la più grande differenza tra Yoga e Pilates, è l’enfasi che lo Yoga pone sul lato ‘spirituale’ e sull’obbiettivo finale della disciplina che va’ oltre l’aspetto estetico o il benessere psicofisico, ma che porta l’individuo piu’ in profondita’, oltre l’aspetto materiale, verso domande di auto-indagine e auto-consapevolezza in grado di portarlo alla radice del proprio essere autentico,motivo per cui e’ necessario porre una distinzione anche tra lo yoga ‘da palestra’ (inteso come una pratica assente di filosofia e studio) e lo yoga autentico.
Perche’ parlo di yoga autentico?
Il motivo e’ semplice: in occidente la pratica viene strumentalizzata e trasformata spesso in una pratica competitiva e di performance fisica o per prepararsi alla prova costume, mentre originariamente lo Yoga e’ una pratica che prepara interiormente l’individuo a trovare un nuovo significato alla propria esistenza, avvicinandolo alle risposte profonde legato al proprio Sé. Motivo per cui e’ importante affiancare alla pratica anche uno studio filosofico (anche minimo inizialmente e in accordo con le proprie naturali inclinazioni), pratiche di servizio disinteressato (simili al volontariato, ma con un attitudine di distacco dal risultato) e la rinuncia (graduale e spontanea) alle abitudine negative che non sosterrebbero positivamente la crescita interiore, distogliendoci dall’obbiettivo finale della pratica.
Lo yoga è quindi un sistema integrato di gestione della salute e del proprio BenEssere OLISTICO, che utilizza respiro movimento e meditazione consapevole, per unire gradualmente tutti e tre gli aspetti imprescindibili: corpo, mente e anima.
Elisa Fazio
Insegnante Yoga Vinyasa, Filosofia Orientale, Trauma-Informed.
RYT, TCYMT